Progettazione partecipata: scegliere insieme si può!

L’ottavo evento della Scuola di Politica di Benecomune era una occasione di confronto e apprendimento sulle modalità di partecipazione dei cittadini alla progettazione o condivisione di scelte pubbliche. Abbiamo rivisto la bella esperienza de La Città Ritrovata curata e rivissuta da Marisa Coppiano e dell’Open Space Tecnology, modalità di progettazione partecipata messa in atto nel 2006 a Savigliano.

Con Alberto Cena partner di Avventura Urbana abbiamo potuto capire meglio le molteplici modalità di partecipazione e gestione dei conflitti che sono alla base di una condivisione delle scelte, con processi che hanno avuto applicazioni molto interessanti ovunque in Italia.

In un clima costruttivo vi sono stati molti stimoli che possono essere utili al dibattito pubblico in corso nella nostra città.

La registrazione della serata è disponibile sul Canale YouTube dell’Associazione al link: https://youtu.be/2nDudbafz2o

Progettazione partecipata: i cittadini scelgono il futuro della propria città

Ottavo appuntamento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune. Nell’ultimo evento un interessante incontro con il vice Presidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, che ha consentito di “capire” i numeri della Regione, comprendere le complesse dinamiche del Bilancio, la sua storia recente, le brutte pagine dei disavanzi accertati, le azioni in corso, le prospettive della politica piemontese.

Traendo ispirazione da un tema di attualità saviglianese, Benecomune vuole ora offrire una occasione di confronto su esperienze di democrazia partecipata. Vi sono molte esperienze nei comuni piemontesi di progettazione partecipata, di costruzione di processi partecipativi finalizzati a vari ambiti come pianificazione urbana, inclusione sociale, ambiente e altri ancora che possono contribuire alla partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche.

Interverranno nella serata: Alberto Cena, Partner di Avventura Urbana, esperto di azioni di indagine ed ascolto del territorio, informazione pubblica e facilitazione di gruppi di discussione, e Marisa Coppiano, architetto, concept designer e exhibit designer, già responsabile dell’attività espositiva del Settore Mostre della Regione Piemonte, si occupa di allestimenti di mostre, collabora con esperti di marketing culturale, ha curato il percorso di Città Ritrovata per il Comune di Savigliano e ha organizzato esperienze di progettazione partecipata fra cui Open Space Technology nel 2006 che fu condotto proprio da Avventura Urbana, attualmente si occupa del progetto Prima fermata Savigliano e sta curando la progettazione del Museo d’impresa Alstom.

L’evento è in programma per Martedì 22 Maggio 2018 alle ore 21, presso la sala riunioni di «Savigliano Formazione» con ingresso da Via Saluzzo 5 – Savigliano.

Come di consueto l’incontro è pubblico e aperto a tutta la cittadinanza e sarà disponibile in diretta live Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

 

I “numeri” della Regione: quali prospettive ha il Piemonte?

Settimo appuntamento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune. Dopo il riuscito incontro sulla comunicazione nell’era di internet, insieme a Valerio Ferrero, per capire come il digitale abbia cambiato l’approccio alla Politica, si ritorna a parlare di istituzioni con una lente di ingrandimento sui “numeri” della Regione Piemonte.

Ospite d’eccezione il Vice-Presidente della Regione Piemonte, l’Assessore al Bilancio Aldo Reschigna, che ci parlerà dello stato di salute del Piemonte, a che punto siamo sul costo della Sanità, quali possibilità di spesa ci sono, il peso del passato e uno sguardo al futuro per capire le prospettive della nostra Regione ad un anno dalle prossime elezioni.

L’evento è in programma per Martedì 17 Aprile 2018 alle ore 21, presso la sala riunioni di «Savigliano Formazione» con ingresso da Via Saluzzo 5 – Savigliano.

Come di consueto l’incontro è pubblico e aperto a tutta la cittadinanza e sarà disponibile in diretta live Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

Il digitale ha cambiato l’approccio alla Politica?

Nel sesto appuntamento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune uno dei temi più di attualità: quanto ha cambiato la comunicazione politica l’avvento di internet? Che il digitale rappresenti un elemento di innovazione e cambiamento in tutti i campi, dalle abitudini al business, è sotto gli occhi di tutti. Ma è in grado anche di cambiare e orientare le nostre scelte politiche? Con Valerio Ferrero, autore di “Inattivi Digitali”, amministratore di Etinet del gruppo Dada e di DigitalX, si è ampiamente trattato un argomento che già per definizione non si può esaurire e probabilmente non si riesce oggi a cogliere nei suoi molteplici effetti. Un intervento molto apprezzato dai partecipanti dell’evento del 22 marzo scorso, che hanno avuto modo di entrare gradatamente nei principali cambiamenti che le campagne elettorali di questi ultimi anni hanno avvertito e percepire il crescente effetto del dibattito “digitale” nel costruire e intercettare consenso e diffondere idee e messaggi ad un vasto pubblico.

L’accesso ad internet, l’utilizzo dei social media, gli utenti mobile… sono numeri che non si possono più sottovalutare ed occorre capirne il valore e gli effetti. Con il suo intervento Valerio Ferrero ha dato molte informazioni e fatto scaturire diverse riflessioni ma più che risposte sono nate nel pubblico tante domande. La coincidenza della vicenda datagate che coinvolge Facebook, le elezioni appena concluse, l’ascesa di forze definite populiste o antisistema, la difficoltà di raccontare la complessa realtà in cui viviamo, il grido di protesta di chi è avvolto dalla paura o dai problemi per tirare avanti ogni giorno, le reazioni di pancia a tante vicende che lasciano sconcerto nella società… sono tutte raccontate oggi dal digitale, che spesso ne amplia gli effetti e contenuti. Ci sono tanti aspetti positivi, non siamo distanti da una potenziale maggiore partecipazione, dal voto online, dal confronto continuo, ma ci sono anche rischi, siamo in fondo da troppo poco immersi in un mondo interconnesso, digitale e a portata di smartphone. Forse non ne siamo ancora sazi o semplicemente non abbiamo ancora capito come ne siamo immersi pericolosamente. Occorrerà prenderne presto coscienza e consapevolezza, ma certamente almeno per quanto concerne la politica, presto o tardi tutti dovranno farne i conti e non se ne può stare fuori…

Il video della serata, oltre ad essere disponibile sulla pagina Facebook dell’Associazione e anche salvato sul canale Youtube insieme alle registrazioni degli eventi passati (clicca qui per andare direttamente ai video).

Riparte la Scuola con la seconda sessione: Comunicazione e Politica nell’era di Internet

È in fase di definizione la seconda sessione della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune di Savigliano. Ma si riparte.

Il prossimo appuntamento è per Giovedì 22 Marzo su un tema di estrema attualità: quale ruolo ha la comunicazione nell’era di internet sulla Politica? L’influenza dei social, il veicolarsi delle notizie, la disponibilità di informazioni sul palmo di una mano, sta trasformando in modo significativo la nostra vita? E la politica?

Valerio Ferrero, Amministratore Etinet società Gruppo DADA, Amministratore DigitalX, è l’autore del libro «Inattivi Digitali» che racconta e da alcuni consigli sui rischi e sugli effetti di internet. Con il suo intervento, partendo dal libro, proveremo a capire cosa sta cambiando (o forse è già cambiato da tempo…) nella comunicazione politica di oggi.

Una serata di attualità che consentirà di dare una ulteriore lettura anche alle ultime elezioni politiche dei giorni scorsi.

L’evento è in programma per Giovedì 22 Marzo 2018 alle ore 21, presso la Sala riunioni di «Savigliano Formazione» con ingresso da Via Saluzzo 5  a Savigliano. Come di consueto sarà disponibile in diretta live Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

Valerio Ferrero

Lubatti e Orlando concludono la prima sessione della scuola di politica

Il quinto evento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune iniziava con una domanda: le Province ci sono ancora? Claudio Lubatti e Marco Orlando si sono succeduti non solo per confermarne l’attività ma soprattutto per ripercorre insieme ai presenti la storia di una riforma che iniziò a prendere forma nel 2011, si realizzò in parte con la legge Delrio nel 2014, fino ad arrivare alla mancata modifica della costituzione con il referendum del dicembre 2016.

Le province ci sono ancora, ma i cittadini non votano più per la sua classe dirigente dal 2015, diventando dopo la legge Delrio un ente di secondo livello, a cui concorrono per eleggere l’amministrazione i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni che ne fanno parte. Una ulteriore peculiarità è la trasformazione in 8 casi in Città Metropolitane, come ad esempio la Provincia di Torino, ora appunto Città Metropolitana di Torino, per cui il Presidente non è eletto come per le altre 72 province ma coincide per legge con il Sindaco della città capoluogo (quindi nel caso di Torino con la sua Sindaca).

Nell’esperienza diretta di Lubatti, assessore di Torino e delegato alla città Metropolitana, c’è stato un salto di qualità importante nelle relazioni fra grande città e comuni, una omogenizzazione della classe politica, favorendo la collaborazione e la conoscenza diretta delle situazioni e delle esigenze. Orlando, direttore dell’Anci Piemonte, ha invece spiegato la difficoltà di molte province a svolgere le loro funzioni, la riduzione delle risorse trasferite (fino a dieci volte di meno), i limiti di una riforma nata in un certo contesto e poi probabilmente “dimenticata” dall’opinione pubblica. Manca una vera strategia di governo del territorio, la mobilità di ventimila dipendenti pubblici in uscita dalle province invece di andare ai comuni sono approdati i più alle Regioni, creando in generale effetti divergenti dalla volontà iniziale della riforma.

Probabilmente più che cercare di toglierle era sufficiente dimezzarle, uniformandole in termini di territori e comuni che ne fanno parte. Una riforma incompiuta, che dopo la mancata abolizione con la riforma costituzionale non approvata, necessiterebbe e meriterebbe fosse ripresa e rivista.

Termina così la prima sessione della Scuola di Politica. L’associazione Benecomune si concentra ora sulla realizzazione del calendario della seconda sessione che prenderà avvio nel mese di Marzo. Presto i prossimi appuntamenti allora.

Intanto chi volesse vedere o rivedere gli eventi appena conclusi può ritrovare le registrazioni sul canale YouTube dell’associazione raggiungibile dall’apposito link presente in homepage o cliccando qui.

Ma le Province esistono ancora?

A distanza di due settimane dalla testimonianza di Francesco Casciano, Sindaco di Collegno, ecco in arrivo il quinto incontro della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune che conclude la prima sessione dedicata alle Istituzioni. Al centro dell’evento la Provincia, ente locale non più ad elezioni diretta, con competenze e ridotte risorse che cerca di sopravvivere. Ma esistono ancora le Province? Spesso si sente questa domanda. A ripercorrere la storia, le funzioni e a spiegarne le ultime traversie saranno ospiti Claudio Lubatti, già Assessore ai Trasporti, Viabilità, Grandi Infrastrutture con delega alla Città Metropolitana di Torino, ex Consigliere Provinciale di Torino, e Marco Orlando, il Direttore dell’Anci Piemonte.

L’appuntamento è per Martedì 6 Febbraio alle ore 21 presso la Sala del Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano. L’attività della Scuola riprenderà poi a Marzo con la seconda sessione in corso di definizione di cui verrà data comunicazione.

       

Claudio Lubatti                            Marco Orlando

Impegno comune: il Sindaco di Collegno si racconta

Una testimonianza, tante idee concrete, la ricerca della partecipazione, la costruzione di una squadra, la condivisione degli obiettivi, la voglia di fare e di guardare avanti. Francesco Casciano, nel quarto incontro della scuola di Politica dell’Associazione Benecomune, si racconta e fa trasparire la sua passione civica, la visione di una città della cintura di Torino che si proietta nel futuro metropolitano cercando identità e cura dei servizi ai cittadini per dare benessere e risposte ai tanti bisogni.

Un intervento che parte da come si è trasformata nel tempo la figura del Sindaco con le riforme che hanno portato nel 1993 alla elezione diretta, ad un esecutivo più agile ed improntato alla decisione, ad una assemblea, il consiglio comunale, che ha dovuto reinventare il suo ruolo, trasformandosi in strumento di indirizzo e di controllo. Dall’assetto istituzionale il Sindaco di Collegno passa poi velocemente a parlare di come ci si presenta alla città, alla costruzione di un programma elettorale, al far convergere gli obiettivi all’interno di un piano strategico più ampio, quello della città metropolitana in cui il comune è inserito. Un susseguirsi di progetti, idee, realizzazioni, piccole o grandi. Il coinvolgere attivamente la cittadinanza, con bilanci partecipati, iniziative di coinvolgimento dei giovani, il servizio civile locale autofinanziato, esperienze di ecologia urbana prendendosi cura della città, laboratori di sussidiarietà.

Infine un progetto che avvicina Collegno a Savigliano: la condivisione della sede universitaria che porterà a Collegno una parte di Scienze della Formazione, già insediata a Savigliano ma che per varie ragioni non poteva stare tutta sulla nostra città, innanzitutto per il numero complessivo di studenti che supera la capienza massima della nostra struttura. Questo destino comune suggerisce a Casciano la collaborazione sui progetti che possono nascere e che già ci sono di cooperazione e di sviluppo che nascono dall’opportunità di avere una sede universitaria sul territorio.

Nel percorso della Scuola di Politica manca solo più la Provincia, dopo aver parlato di Europa, Stato, Regioni e Comuni. L’appuntamento è il 6 febbraio con Claudio Lubatti e Marco Orlando in un intervento dall’interrogativo d’obbligo: le Province ci sono ancora? A loro l’onere di spiegarci come stanno le cose…

Francesco Casciano: le comunità collaborative, sviluppo locale tra impegno politico e impegno comune

Quarto incontro della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune, dopo aver parlato di Europa e del rapporto fra Stato e Regioni, aver compreso la nuova legge elettorale con Giorgis (vedi l’estratto dell’intervento su nostro canale YouTube), ora si passa a parlare di amministrare un comune. Con il Sindaco di Collegno, comune della Città Metropolitana di Torino, 50 mila abitanti, parleremo di programmi, visione politica, fare sistema sul territorio, collaborare e puntare sullo sviluppo locale. Francesco Casciano, 48 anni, con Collegno Impegno Comune è diventato Sindaco nel 2014 ed è al suo primo mandato.

Una testimonianza concreta, a distanza di qualche anno dalla sua elezione, su cosa significa amministrare, costruire le condizioni per uno sviluppo locale, come funziona la gestione di un comune, quali ostacoli, le difficoltà e i risultati che si possono realizzare. Una intervista aperta, non solo per capire meglio l’istituzione comune, ma per creare un confronto con una realtà non lontana, collocata in un contesto metropolitano certamente diverso dal nostro ma che probabilmente ha qualcosa da insegnarci.

L’appuntamento è per Lunedì 22 Gennaio 2018 alle ore 21 presso la Sala del Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano. L’incontro come di consueto è pubblico e aperto a tutta la cittadinanza.

Francesco Casciano – Sindaco di Collegno

Materie esclusive, concorrenti e legge elettorale: una serata di formazione con l’On. Andrea Giorgis

Terzo appuntamento della scuola di politica dell’Associazione Benecomune, lunedì 18 dicembre è andato in scena l’On. Andrea Giorgis. Una serata dedicata al rapporto fra lo Stato e le Regioni che ha regalato un approfondimento molto interessante dei rapporti fra i due livelli di governo del territorio, partendo dalle funzioni esclusive dello Stato, passando a quelle concorrenti e per arrivare a quelle non espresse nella Costituzione e quindi di competenza delle Regioni. Un rapporto complicato, soprattutto laddove si parla di temi esclusivi e di quelli non espressi e quindi regionali, che rendono di difficile interpretazioni tante azioni che nel tempo sono state intraprese dalle Regioni a statuto ordinario.

In pochi articoli della Costituzione viene regolato il tutto. In particolare l’art. 117 conferisce la potestà legislativa ed elenca le materie esclusive dello Stato. Poi un secondo elenco evidenzia quelle concorrenti. Quelle non attribuite e non ricomprese nei due elenchi sono di spettanza delle Regioni, ma in sostanza nei primi due elenchi c’è già praticamente tutto… I conflitti fra Stato e Regioni nascono dagli aspetti economici per esercitare le competenze. È quindi una questione di risorse per garantire i livelli essenziali definiti dallo Stato. Quando qualcosa non è chiaro in termini di competenze occorre ricorrere alla Corte Costituzionale a cui si possono rivolgere entrambi. Si è poi fatto un accenno ai referendum Lombardo e Veneto recenti con l’evidenza che per come sono stati impostati hanno avuto solamente uno scopo politico, per non dire demagogico. Il tema era trattenere la fiscalità, ma non è lo strumento dei referendum a poter trattare questo tema, esclusivo dello Stato.

Nella seconda parte della serata si è poi trattata la nuova legge elettorale, quella con cui realisticamente a marzo saremo chiamati a rinnovare il Parlamento Italiano. Legge praticamente uguale per le due camere, se non per i seggi a disposizione, doppi alla Camera rispetto al Senato. Si tratta di una legge, in estrema sintesi, per un terzo maggioritaria e due terzi proporzionale. Nei collegi uninominali avremo il nome del candidato sostenuto da una o più liste (coalizione) a confronto con gli altri candidati delle altre liste. Viene eletto colui che avrà un voto in più degli altri. Nei collegi proporzionali si vota invece il partito che ha già una lista prefissata di massimo 4 candidati. Con un complesso metodo di calcolo proporzionale verranno attribuiti i seggi su base nazionale ai diversi partiti e di conseguenza eletti i candidati tanti quanti saranno i seggi assegnati. La cosa che ha suscitato più interesse e anche sorpresa è la scheda. In sostanza è una sola su cui si vota sia per l’uninominale che per il proporzionale. Il voto può essere solo congiunto, nel senso che se si vota una parte politica (lista o coalizione) per l’uninominale, conseguentemente anche per il proporzionale si può scegliere solo un simbolo di quella coalizione o quindi la lista che sostiene il candidato uninominale. Ovvero se si vota una lista per il proporzionale, anche se non si traccia un segno sul nome del candidato all’uninominale collegato a quel partito scelto, automaticamente il voto andrà a quella persona. Eventuali voti disgiunti annullano la scheda.

Insomma una serata interessante, ricca di contenuti, egregiamente spiegati dall’On. Andrea Giorgis che si è fatto molto apprezzare dai presenti per la capacità di esposizione, competenza e conoscenza della materia. Ricordiamo che è anche docente di Diritto Costituzionale all’università di Torino.

Per chi non ha potuto partecipare ricordiamo che la registrazione della serata è disponibile sul canale Youtube dell’Associazione (clicca qui per il video).

I prossimi appuntamenti sono previsti a gennaio, con la partecipazione del Sindaco di Collegno e del ex Presidente della Provincia di Rimini.